SUCAMĖLÖ (Angelina Iorio)

FAMIGLIA: BORRAGINACEE.

NOME LATINO: BORRAGO OFFICINALIS L.

NOME ITALIANO: BORRAGINE.

Il suo nome deriva dalla parola latina "borra", che significa "ruvida stoffa di lana". E’ originaria dell’oriente e i medici della scuola salernitana le attribuivano la virtù di "scacciare la malinconia". E’ una pianta erbacea annuale e perciò, se si vuole che "ricacci" anche l’anno successivo, bisogna lasciarla fiorire. Ha un aspetto ruvido e peloso e può essere avvolta da una peluria bianca. La pagina superiore della foglia è ruvida, quella inferiore presenta nervature molto evidenti. Alcune foglie (sessili) non hanno il picciolo. I fiori sono azzurri ed hanno una caratteristica forma a stella a cinque punte con al centro una coroncina biancastra. Nel passato c’era l’abitudine di succhiare i fiori per il loro contenuto dolce e da ciò è derivato il nome dialettale. Le foglie hanno proprietà emollienti, mentre le sommità fiorite sono depurative, diuretiche e sudorifere. In cucina si usa come ripieno per i ravioli ( al posto degli spinaci ) o nell’impasto per le lasagne, fettuccine e tagliolini. I petali possono essere usati come colorante naturale per aceti aromatici o consumate in insalata ( buona, oltre che piacevole a vedersi la cosiddetta "insalata mimosa": petali di borragine, di cicoria, di tarassaco mescolati con uova sode a pezzetti ). Attenzione: se si vogliono unire delle foglie di borragine "all’erua pazza", bisogna lessarle a parte, in pochissima acqua, e con la pentola coperchiata. Altre possibilità di utilizzo culinario del "sucamèlö" sono: foglie immerse in pastella di farina di "ciliano" ( mais ) e fritte, oppure scottate, per pochi secondi, in acqua bollente salata e, poi, ripiegate con in mezzo alici e mozzarella, quindi passate nella pastella e allineate in una pirofila per il forno. Questa pianta è diffusa un po’ ovunque nel territorio di Villa Santo Stefano ( Lavina, Cauto, Animesante, Selvotta, San Pietro ) e preferisce i luoghi umidi, ombrosi e ruderali.

LA RICETTA. RAVIOLI DI MAGRO CON BORRAGINE.

Ingredienti: mezzo chilo di ricotta, un etto di parmigiano grattugiato, due uova, ( uno intero ed un tuorlo ), duecento grammi di foglie di borragine lessata e passata al tritatutto, sale quanto basta. Amalgamare tutti gli ingredienti. Preparare una sfoglia con due uova e duecento grammi di farina, tirarla sottile e mettervi sopra dei mucchietti di composto. Con una rondella formare dei ravioli della grandezza desiderata. Una volta lessati, i ravioli saranno conditi con burro fuso e salvia o con crema di latte al parmigiano ( preparare con latte caldo più parmigiano da girare fino all’addensamento ) alla quale si possono aggiungere gherigli di noci tritati. Buon Appetito!!

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