Il sabato i tedeschi facevano la rivista alle divise e in proposito ricordo un particolare. In piazza tra il palazzo delle suore e ove oggi sorge il monumento c'era una grossa buca che era stata fatta come ricovero in caso di mitragliamenti, la sua forma era rettangolare di circa 1x2x1,50, dato che spesso pioveva la buca era frequentemente piena di acqua e purtroppo accadde che durante una delle riviste del sabato uno dei soldati non avesse la sua divisa in ordine e quindi per punizione lo fecero scendere e salire infinite volte dentro la buca piena d'acqua e ricordo che ogni volta che saltava dentro gli schizzi di fango uscivano fuori.

Quando la punizione fu sospesa il soldato era tutto bagnato come un pulcino e un giovane di Villa ebbe la non felice idea di mettersi a ridere questo gli costò di essere scaraventato a sua volta dentro la buca fangosa.   

Un fatto quasi simile accadde al ponte delle fontanelle, era d'inverno e lì c'era un fontanile dove abbeveravano le bestie e lì vicino era sempre pieno di pozzanghere fangose.

I soldati stavano facendo istruzione con il fucile sulle braccia e la pancia a terra, uno dei soldati schivò una pozzanghera ma un sottufficiale lo vide e lo costrinse a passare sopra la pozzanghera tante volte finché non prosciugò tutta l'acqua.

Antonio Iorio  e Primo Toppetta in divisa di Polizia di Stato

da sn. Ennio Marafiota, Alfredo Iorio e Primo Toppetta

Una mattina un aereo sganciò uno spezzone in contrada "selvotta" colpendo in pieno un vecchio di nome Giovanni Lucarini, dopo la guerra sapemmo che quello spezzone era destinato a Villa ma il pilota destinato a sganciarlo era un italo-americano originario proprio di Villa, certo Lorenzo Mancinella ed il suo intento era stato proprio quello di salvare il paese.

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