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             PALOMBO DIONISIO – BLASI CATERINA  | 
          
          
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             4 settembre 1888  | 
          
        
        
       
      
      IN NOME DI SUA MAESTA’
      UMBERTO I
      PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTA’ DELLA NAZIONE
      RE D’ITALIA
      
      Il Pretore del Mandamento di Ceccano ha proferito la 
      seguente sentenza nella causa penale del P. M. 
      
      CONTRO
      
        
        - Blasi Caterina fu Lorenzo, in Marella, di anni 42;
 
        - Palombo Dionisio fu Giovanbattista, di anni 38, contadino, ambidue 
        abitanti in Villa S. Stefano, la prima contumace.
 
      
      
      
      IMPUTATI
      
      Di avere, nella scrittura privata del 4 settembre 1888, 
      nella quale la Blasi vendeva a Palombo Dionisio un terreno di circa una 
      quartella, omesso di indicare il ragguaglio metrico.
      In esito all’odierno dibattimento
      SENTITO l’imputato nel suo interrogatorio;
      SENTITA la lettura degli atti e documenti;
      SENTITI i testimoni;
      SENTITO il P.M. nelle sue conclusioni orali, il 
      difensore degli imputati nelle sue deduzioni, nonché il Palombo che ebbe 
      per ultimo la parola:
      RITENENDO che la contravvenzione ascritta ai prevenuti 
      è legalmente attestata dal verbale del Ricevitore del registro di Ceccano, 
      vista la legge metrica, in data 28 luglio 1861, par. 192, condanna Blasi 
      Caterina e Palombo Dionisio alla pena dell’ammenda in lire 10 cadauno ed 
      alle spese del procedimento
       
      
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