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Arthur Iorio

22 settembre 1919   -    20 marzo 2004

breve appunto autobiografico

Nato a Villa Santo Stefano il 22 settembre 1919 da Emilio e Teresa Petrilli. Scuole elementari in paese, ginnasio in collegio a Roma.

Lasciai l`Italia per gli Stati Uniti il 1 novembre 1936 sul Rex con il pennacchio del Vesuvio che ci dava l`arrivederci.

A Syracuse, stato di New York, dove mio padre mi aspettava, data la crisi economica del tempo mi adattai a vari lavori di giorno frequentando scuole serali pubbliche.

Tre anni di guerra nell`esercito passati in gran parte nel teatro di operazioni del Sud Pacifico. Congedato, m`iscrissi alla Maxwell School of Citizenship and Public Affairs della Universita` di Syracuse: Laured di Bachelor of Arts e quindi di Master of Arts. Borsa di studio Fulbright all`Universita` di Roma.

Terminati gli studi, cercai impiego presso il governo federale. Durante un viaggio a Washington incontrai C. Grove Haines gia` professore alla Maxwell School allora parte del corpo accademico della School of Advanced International Studies (SAIS) dell’Universita` Johns Hopkins di Baltimora con sede a Washington il quale era in procinto di aprire un Centro Studi Internazionali sotto gli auspici della SAIS per studenti americani ed europei presso l`Universita` di Bologna. Haines mi offri` l`incarico di suo assistente accademico, che accettai, eventualmente diventandone vice direttore.

Mi trasferii per vari anni a Bologna con mia moglie Anna e tre figli allora piccoli: Arthur Frank ora professore di storia dell`arte alla Illinois State University, Paul sacerdote francescano della provincia umbra ed Adriana sposata Reynolds assistente scolastica in Virginia.

Per i miei lavori accademici il presidente Segni mi conferi` l`onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblia Italiana.

Rientrato in USA fui assunto con mansioni di ricerca nel Dipartimento della Difesa, trasferitomi poi nel Dipartimento di Stato dal quale venni poi distaccato alla Ambasciata USA a Roma.

Andato in pensione e rientrato negli USA, ripresi la mia passione letteraria. Con il tempo libero, i ricordi del passato si susseguivano come i cavalloni alla spiaggia. La notizia della morte di un vecchio compagno di guerra mi porto` a dar mano ad una narrativa intitolata "Under the Southern Cross" (Sotto la costellazione della Croce del Sud) cronaca psicologica di una giovane generazione di recente origine europea sbarcata nelle isole della Melanesia in guerra; lavoro scritto in inglese, inedito.

Il fascino della penna si fece sentire piu` forte quando, tornando in Italia annualmente in paese dove mia madre ancora viveva, parlando con la gente anziana, gironzolando tra le vecchie strade del paese e della campagna mi si delineo` nella mente come un vasto affresco la vicenda storico-sociale, linguaggio e tradizioni popolari insomma l`anima della nostra gente come la ricordavo negli anni dell`adolescenza e veniva fuori dalle ricerche di archivio e dai ricordi delle persone anziane ancora in paese.

Venne fuori cosi` una trilogia sul nostro paese nella "Storia di un paese del basso Lazio" edita da Casamari, nel "Lessico Paesano", nel quale la vita del paese balza fuori dai lemmi del vernacolo, ed in fine l`antologia "Amasena Tellus" che cerca di riallacciare il moderno alle antiche tradizioni latine-pagensi. Per una piu` ampia discussione di questi temi, vedansi le introduzione ai vari lavori di questa trilogia, incluso un "Panorama Grammaticale" che cerca di fissare l`ortografia e la fonetica del nostro vernacolo.

Pro Loco: "Villa S. Stefano storia di un paese del basso Lazio attraverso i secoli" č giunto 2° nel premio nazionale "Francesco Dattini" 21.10.2014
 

 

www.villasantostefano.com

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