CORO POLIFONICO - UNA SERA ALL’OPERA
GRANDE SUCCESSO PER IL CONCERTO DEDICATO A GIUSEPPE VERDI

Nella sera di sabato 6 luglio 2013 e nella splendida scenografia della ex Chiesa di S. Pietro, si è esibito in un concerto dedicato alla musica lirica il Coro Polifonico Comunale "Villa S. Stefano" diretto dal Maestro Guido Iorio. Lo spettacolo, presentata da Annamaria Amadio, è stata dedicato a Giuseppe Verdi.

Il concerto è iniziato con il coro del "Va, pensiero, sull’ali dorate" tratto dall’opera "Nabucco", per proseguire con arie cantate da: Mariagrazia Molinari (soprano); Fabiola Mastrogiacomo (mezzosoprano); Enrico Talocco (tenore); Giulio Rossi (basso). Al pianoforte il M° Eleonora de Filippis.

In un simpatico intermezzo musicale si è esibito il giovanissimo ed emozionatissimo Edoardo Cicciarelli, che ha cantato "Un amore così grande" di Ferilli e Maggio. Edoardo è dotato di una bella voce ed è al secondo anno di studio musicale.

Il brano "Habanera" tratto dall’opera Carmen di Bizet è stato l’unico non scritto da Giuseppe Verdi.

Coro Polifonico Comunale "Villa Santo Stefano", 6 luglio 2013

SOPRANI: Maria Pia Filippi, Sonia Lucarini, Sara Mastrogiacomo, Angela Palombo, Iolanda Palombo, Margherita Russo.

CONTRALTI: Grazia De Filippi, Pina Molinari, Maria Teresa Planera, Pina Ruggeri, Fernanda Toppetta, Leandra Tranelli.

TENORI: Giuseppe Leo, Fabio Pellegrini, Antonio Rossi, Sisto Rossi, Sandro Tricca.

BASSI: Antonio Iorio, Marcello Iorio, Giulio Rossi.

Mariagrazia Molinari: Soprano

Fabiola Mastrogiacomo: Mezzosoprano

Giulio Rossi: Basso

Enrico Talocco: Tenore

Eleonora De Filippis: Pianoforte

GUIDO IORIO: Direttore

 

PROGRAMMA

Va pensiero - Nabucco (G. Verdi)

Il lamento degli Israeliti che sulle rive dell’Eufrate, salutano in maniera nostalgica, ma corale e solenne, la patria lontana, parve uscire dal cuore della nazione riassumendo in una sola elegia il rimpianto e la speranza di tutti i suoi figli.

In solitaria stanza - Aria da camera (G. Verdi)

Nell’intimità della propria stanza,l’uomo solitario piange per la sua amata sofferente, Irene, per la quale chiede l’intervento Divino.

O Signore dal tetto natio -I Lombardi alla Prima Crociata (G. Verdi)

Preghiera del popolo Lombardo arruolatosi per le crociate in terra straniera che ricorda la terra lontana invocando il Signore che li ha inviati a combattere per la difesa del Santo Sepolcro.

La donna è mobile - Rigoletto (G. Verdi)

È il canto non troppo impegnato che il Duca ripete nel momento della baldoria, dopo aver chiesto che gli venga portata la giovane Maddalena assieme a del vino.

Caro nome - Rigoletto (G. Verdi)

Gilda sola, sogna felice il suo Gualtier Maldè nome indelebile inciso nel suo cuore. Esprime i suoi sentimenti nascosti e speranzosi fiduciosa in un futuro pieno d’amore.

Habanera - Carmen (G. Bizet)

Carmen dopo aver sedotto Don José lo copre di scherno in pubblica piazza rivolgendogli parole di sfida consigliandogli di fare attenzione: prends garde à toi riguardo l’amore che lei prova per lui.

Un amore così grande - (Ferilli - Maggio)

Un inno d’amore verso la persona amata alla quale spesso è difficile, a parole,

rivelare i propri sentimenti dimostrati più facilmente con un semplice abbraccio.

La Vergine degli Angeli - La forza del destino (G. Verdi)

Leonora, ospite del convento della Madonna degli Angeli, viene presentata alla comunità dei frati ai quali il padre Guardiano riferisce il motivo di questa accoglienza chiede loro di prestare giuramento sulla vicenda e di condurre Leonora nel luogo sicuro che loro conoscono. Intonano quindi una preghiera rivolta alla Vergine Maria in modo che la fanciulla possa essere da lei protetta e accompagnata ovvero fuggire all’ira del fratello che vuole ucciderla.

Non t’accostare all’urna - Aria da camera (G. Verdi)

L’uomo immerso nel suo dolore piange per la perdita della persona amata chiedendo di rimanere solo lontano da occhi indiscreti.

De’ miei bollenti spiriti - Traviata (G. Verdi)

Celebre aria di Alfredo é un tripudio di felicità, il giovane tornando da una battuta di caccia rende esplicita tutta la sua idealizzazione dell’amore che Violetta gli ha donato. Particolarmente significative sono le ardite metafore come: "Dell'universo immemore io vivo quasi in ciel".

La gitana: coro di zingari e canzone - Trovatore (G. Verdi)

La zingara Azucena racconta ai suoi compagni intenti nei loro lavori come è avvenuto l’assassinio della madre. È l’evocazione tremenda di un fatto orribile. Così facendo attraverso il racconto non fa che descriversi. Da una frase iniziale efficace, cresce l’enfasi sviluppando la melodia attraverso lo spezzettarsi del discorso che avvolge la donna dietro uno stato psicologico misterioso.

Brindisi - Traviata (G. Verdi)

Un convito in casa di Violetta con un marcato movimento di danza, ondeggiante e rapido. Dialogo tra due giovani vivo, mosso, animato da una vita propria, un chiacchiericcio garbato e piacevole.

Non è altro che una pittura di una festa borghese italiana della metà del secolo e in particolare di quel démi-monde piuttosto provinciale e pretenzioso.

Testi a cura della Dott.ssa Mariagrazia Molinari

 

Tutti bravissimi! A iniziare dal M° Guido Iorio che ha portato il Coro Polifonico con tutti i suoi componenti a livello nazionale ed in grado di competere con altri più conosciuti e blasonati.

Al termine dell’applauditissimo spettacolo ci sono stati i saluti e i ringraziamenti del M° Guido Iorio, e il bis con "Va pensiero" cantato insieme con il pubblico.

 

10 luglio 2013 - Enzo Iorio

 
 

www.villasantostefano.com

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