INCENDIO SU MONTE SISERNO

Un devastante incendio, alle 15 di giovedì 28 luglio 2005, ha colpito il territorio locale comprendente la zona di Santa Lucia di Giuliano di Roma e quella delle Fontanelle di Villa Santo Stefano. Subito presenti i due rispettivi sindaci dei paesi limitrofi, Enrica Iorio e Aldo Antonetti che, preoccupati dalle alte fiamme, non sapevano come dare il loro aiuto per sostenere le paure dei numerosi cittadini accorsi nel luogo interessato. Ad intervenire prontamente sono stati il Nucleo Protettivo Civile di Priverno con il Corpo Forestale di Castro dei Volsci che al massimo hanno cercato di dare il meglio di loro stessi.

Canadair in azione sopra Villa S. Stefano

Purtroppo, tardivi sono stati i soccorsi dei Vigili del Fuoco di Frosinone, chiamati dal Vigile Urbano locale, che per la mancanza di macchine, dovuta ai diversi altri incendi che hanno interessato altre zone, sono intervenuti alle 17; esattamente due ore dopo. Notevole è stato comunque il loro oramai conosciuto coraggio che li ha visti protagonisti tra le pericolosissime fiamme che, ad un certo momento sembravano aver cambiato direzione per avvolgere tra di loro delle case che, fortunatamente, sono scampate alla quasi tragedia. Inutile sottolineare lo sgomento e il terrore che le alte lingue di fuoco hanno destato tra gli abitanti dopo aver visto l’espandersi dell’incendio che sembrava procedere sempre più velocemente ardendo tutto quello che gli si propinava dinanzi. Il tutto è partito dalla banchina per protrarsi tra i cespugli e procedere verso le montagne gremite di ulivi, varie vegetazioni e allevamenti di cavalli.

Luogo inizio incendio Le fiamme al Cimitero di Villa Canadair in azione

 

Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto lo scoppio sembra essere scaturito da una cicca di sigaretta gettata accidentalmente dal finestrino di un auto di passaggio. Nel tardo pomeriggio a prestare soccorso anche due elicotteri, rispettivamente della protezione Civile e Vigili del Fuoco dove, si sono uniti e dati rispettivamente manforte dei canadair provenienti da Roma che hanno iniziato a domare l’incontenibile rogo che oramai sembrava non voler più placarsi. L’incendio è continuato tutta la notte. La mattina di venerdì 29 luglio, con il paese che si è svegliato sotto una fuliggine di cenere, sono proseguiti gli interventi di spegnimento ancora con l’ausilio di canadair.

Pamela Bonomo per VillaNews

Il fuoco avanza Spettatori Fiamme su Siserno I primi soccorsi

CAUSA NATURALE O INCENDIO DOLOSO?

Erano da poco passate le ore 16 di un pomeriggio afoso ma tranquillo, quando ci siamo accorti della montagna che bruciava. Il pronto intervento dei Vigili del fuoco era già stato allertato. Sfortuna ha voluto che la forza del vento abbia propagato le fiamme in poco tempo causando ulteriori problemi logistici al personale della squadra antincendi. Erano anni che non si verificano episodi di incendi sulla nostra montagna. A memoria, da oltre un decennio, quando ogni anno, puntualmente, si incendiava un pezzo di montagna: da monte Siserno a Campo Lupino. Dicevano che fosse opera di piromani, ma nei commenti si affacciava anche l’ipotesi naturale, ovvero, l’autocombustione. L’incendio di oggi, purtroppo ha generato danni ingenti all’agricoltura, con coltivazioni di ulivi interamente distrutte. La causa accidentale del rogo contrasterebbe con le dimensioni del fenomeno. Inizialmente, infatti, si era parlato di una cicca di sigaretta: pertanto, sembrerebbe incuria umana. Domanda: è possibile che un mozzicone di tabacco acceso possa scatenare un danno tale da bruciare ettari di montagna? Le versioni in proposito sono contrastanti: chi lo assicura e chi invece lo ritiene impossibile. Allora, si tratterebbe di un episodio di natura dolosa? Bisogna pensare che l’ambiente naturale è patrimonio di tutti, da salvaguardare e proteggere da insidie artatamente progettate allo scopo di soddisfare interessi soggettivi! Arrecare danno alla natura costituisce azione criminosa. Il valore della cultura ambientale non è mai abbastanza. Occorre, insistentemente, educare al rispetto dell’ambiente: è un segno di civiltà.

Pomeriggio del 29 luglio 2005, le fiamme avanzano.

Alle ore 15,00 di sabato 30 luglio 2005 erano ancora visibili due focolai, uno ad Ovest verso Giuliano di Roma e l'altro ad Est verso "La Lavina" di Villa S. Stefano.

 

Il fuoco alle porte del paese 31lug.2005

 

www.villasantostefano.com

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