Da Latina Oggi del 26 febbraio 2012

SABATO 3 MARZO PRESENTAZIONE A PRIVERNO DEL LIBRO DI SILVIO BARSI SU PAPA PIO IX

di Mina Picone

Il 3 marzo, alle ore 16, presso la sala delle cerimonie a Priverno, verrà presentato l’ultimo libro di Silvio Barsi, «Dalla parte di Pio IX», con sotto titolo «La reazione cattolica, dopo Porta Pia, in Europa, in Italia e nel Lazio meridionale». Il volume presenta un profilo inedito di papa Mastai Ferretti e una lettura della questione romana in chiave senz’altro originale. Le pagine rivelano le trame, sia del governo sabaudo che dello Stato Pontificio, per i diversi obiettivi da raggiungere, rispettivamente per la conquista di Roma e per la resistenza. In particolare, la questione romana è affrontata sotto tre profili: quello diplomatico, dei servizi segreti e militare. Alti personaggi della curia romana assumono ruoli incisivi e del tutto sconosciuti. Di indubbio interesse storico appare la discussa figura del cardinale Giacomo Antonelli di Sonnino, allora segretario di Stato, personaggio abile – secondo Silvio Barsi – nel fare il doppio gioco, da una parte a difesa degli interessi del pontefice; dall’altra, cercando di ricavare il più possibile per sé e per la sua famiglia dall’eventuale conquista di Roma da parte dei Savoia.

Il papa che reazione ha di fronte all’ormai avvenuta conquista di Roma? Si dichiara prigioniero politico; attiva subito i nunzi apostolici, che costituivano la diplomazia vaticana in Europa, per aver un intervento dei principi cattolici a favore della Chiesa ai fini della restaurazione del potere temporale. Chi rispose? Nessuno. I tempi erano mutati. La Francia aveva subito la sconfitta di Sedan e si leccava le proprie ferite; l’Austria stessa rinunciò ormai prostrata dalla terza guerra di indipendenza.

Vista l’immobilità, il papa, tramite i nunzi e i vescovi, mobilita i cattolici europei che fanno vere e proprie manifestazioni e gli inviano «indirizzi» – lettere molto articolate – di solidarietà. Ecco allora che emerge un’associazione «Internazionale», di stampo cattolico, segretissima, voluta da Pio IX e organizzata da un prelato polacco, definita «nera» dai liberali, allo scopo di difendere la figura del papa e la chiesa contro il pericolo del liberalismo e del socialismo incipiente. Gli anni che vanno dal 1870 al 1876 sono ben focalizzati nel libro di Silvio Barsi per evidenziare i rapporti tra Stato e Chiesa in questo difficile periodo di transizione. Accanto alle vicende nazionali ed europee, che vedono un confronto acceso tra liberali e cattolici, Barsi, documenti alla mano di prefettura, sottoprefettura di Velletri e Frosinone, del comando provinciale dei Regi Carabinieri, dipartimento di polizia, mette a nudo l’operazione di controllo che lo Stato italiano effettuava sulle popolazioni del Lazio meridionale. Il tutto per evitare insurrezioni. Quale fu la reazione del Lazio meridionale? La prima si ebbe contro il governo sabaudo e fu di tipo politico; la seconda è contro il fisco e la leva obbligatoria; la terza, di tipo religioso, che vede i cattolici contro lo Stato laico. Il volume è ricco di altri numerosi spunti storiografici dell’epoca che riguardano i Comuni dell’ex circondario di Velletri, comprendente il territorio della provincia pontina di oggi, nonché tutta la Ciociaria. Molti altri dettagli del libro di Silvio Barsi potranno essere colti durante la cerimonia di presentazione del libro alla quale parteciperanno, oltre al sindaco, Carlo Cristofanilli, storico, originario di Ceccano. «Non ci troviamo di fronte – ha dichiarato Silvio Barsi – alla tanto conclamata liberazione di Roma e Lazio meridionale, secondo la storiografia liberale, ma di fronte ad una vera e propria occupazione e conquista dello Stato pontificio senza neanche una dichiarazione di guerra».

 

 

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14 aprile 2012

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