Pubblichiamo con piacere una memoria, della compianta Suor Armida Boccitto, concessaci gentilmente dalle Suore Adoratrici del Sangue di Cristo della Religiosa Provincia di Acuto, che ringraziamo per la collaborazione.

Suor Armida

Io dormo, ma il mio cuore veglia. Un rumore! E' il mio diletto che Bussa:" Aprimi, sorella mia, mia amica, mia colomba..." (Ct 5, 2) . . .e Tu, Suor Armida, il 27 febbraio 1998, in piena notte, proprio come la parabola delle Vergini, hai aperto la porta al tuo Signore e Sposo e, rispondendogli il tuo "eccomi", sei volata con Lui in cielo.

La tua non è stata una "chiamata improvvisa" perché, attraverso la sofferenza fisica, hai sempre percepito che il Signore ti stava purificando, rendendoti pronta e bella per introdurti al banchetto di nozze e tu, come le vergini sagge del Vangelo, hai tenuto la tua lampada accesa, per non essere "sorpresa nel sonno".

Suor Armida Boccitto era nata l’8 maggio 1913 a Ferentino (Fr) in località Porciano, sita a pochi chilometri da Acuto. Nella terra nativa aveva assimilato la semplicità, la laboriosità e la sapienza degli umili. Ricca della fede, assorbita in seno alla famiglia, a 18 anni sceglie di vivere sposa di Cristo tra le Adoratrici del Sangue di Cristo. Accolta in Acuto dalla Superiora Provinciale Madre Pia De Rossi, si unisce alle 35 compagne per iniziare il suo cammino di formazione: il 4 agosto 1931 veste l'abito religioso, l’anno successivo riceve i primi voti, cinque anni dopo, il 30 luglio 1937, si consacra definitivamente al Signore con la Professione Perpetua. Suor Armida è stata una suora di animo semplice, umile, estremamente sensibile. Schiva di ogni senso di apprezzamento e di lode, si è dedicata a tempo pieno e con entusiasmo agli altri, "sempre pronta a fare la volontà di Dio attraverso i Superiori"- come lei scriveva alla Superiora Provinciale in una lettera datata 28 luglio 1949 - "con la speranza dì ottenere solo da Lui la ricompensa".

"Devotissima del Sangue di Cristo" - ha detto di Lei Don Nino Di Stefano, rettore del seminario vescovile di Ferentino - "ha saputo accettare sempre nella pace incomprensioni e lotte e rendere la sua vita un incessante si al Signore nella gioia e nella sofferenza, nel silenzio e nel nascondimento".

Suor Armida tra i suoi pargoli -  1960

Conseguito il diploma di Abilitazione all'Insegnamento nelle scuole di grado Preparatorio, presso la Scuola Magistrale "A.M. Verna" in Napoli, si dedica all'insegnamento nelle Comunità di Settefrati (Fr), Agnone (Is), Portici (Na), Ponza (Lt), Supino (Fr), Villa S. Stefano (Fr). In quest'ultima comunità la sua permanenza si è protratta per circa 50 anni e qui si è incontrata definitivamente con il suo Gesù. Ovunque ha lasciato un segno tangibile di valida maestra e di educatrice buona e comprensiva. Sapeva rapportarsi alle persone in modo immediato, umano, caldo e questo la rendeva amabile e stimata da tutti. Guardandola sul suo letto di morte, in cui traspirava una pace ultraterrena, le numerose persone, venute a testimoniarle il loro affetto, dicevano di Lei: ".. .era una donna di pace per le famiglie... sapeva trovare sempre, per le persone che le chiedevano consiglio, una parola giusta al tempo giusto".

Suor Armida con la compianta consorella Suor Maria Testa - 1960

Per Villa S. Stefano Suor Armida era una istituzione. L'Amministrazione Comunale ha manifestato alle sorelle Suor Marina e Suor Giuseppina. entrambe ASC, e a tutta la Congregazione il cordoglio per la sua dipartita, facendo affiggere ovunque manifesti di lutto e deponendo «sulla sua bara un cuscino di fiori. Il rito funebre, preveduto dal parroco Don Guido Mangiapelo, è stato celebrato nella cappella della Comunità, incapace di contenere le persone presenti che, numerose, hanno seguito la celebrazione nella piazza antistante mediante amplificatori installati per l'occasione. Molto significativa la partecipazione degli uomini che, taciti e commossi, hanno voluto dare l'estremo saluto a colei che è stata la loro prima maestra nella fede e nell'istruzione. La salma è stata traslata a Porciano ed anche qui, nella Chiesa Parrocchiale, gremita di consorelle, parenti ed amici, è stata celebrata l'Eucaristia di suffragio dal Parroco Don Angelo Pilozzi che, nel tratteggiare la sua figura, ha sottolineato l'amicizia profonda che lo legava a Suor Armida, un'amicizia alimentata da una sentita ammirazione e stima per le sue doti umane e spirituali fino a diventare edificazione per il suo sacerdozio. Ora le sue spoglie mortali riposano nel piccolo e suggestivo cimitero di Porciano, accanto ai suoi cari che l'hanno preceduta.

Noi ti ringraziamo, Signore, perché ci hai donato Suor Armida

ed adoriamo la Tua volontà perché ce l'hai tolta, ma solo per un po'.

Quando Tu vorrai saremo nuovamente tutte insieme e

"Canteremo e godremo, godremo e ameremo"

Te, Fonte e Sorgente della Vita che non muore.

 

Le Adoratrici del Sangue di Cristo della Religiosa Provincia di Acuto

 

da: "La Voce di Villa" - Notiziario a cura dell'Amministrazione Comunale di Villa Santo Stefano

 agosto 2005

www.villasantostefano.com

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