ERNESTO TUCCIARELLI

Quando il restauro diventa Arte

Villa Santo Stefano, che ha dato i natali al celebre pittore e architetto Pomponio Palombo, non poteva che avere solidi e ancestrali legami col mondo dell’arte. Era consequenziale, pertanto, prevedere una predisposizione naturale e soggettiva per tematiche artistiche a qualsiasi livello. Come, ad esempio, il restauro. Un lavoro delicato che presuppone doti innate e qualità intrinseche per rifare l’opera esattamente come era in origine. Dopo attento studio del soggetto artistico, si tratta di ridare forma e soprattutto spirito alla materia. Coglierne l’essenza empirica e proiettarla nella dimensione soprannaturale per l’immortalità. E non è semplice! Occorre talento, perizia e una oculatezza scientifica nei dettagli. E’ così che si costruisce una dimensione artistica atta ad emergere per essere poi selezionati in un ristretto novero di professionisti del mestiere. Giust’appunto com’è capitato ad un nostro illustre concittadino, Ernesto Tucciarelli.

Nato il 5 marzo 1948, da Paolo e Giuseppina Lucarini: genitori santostefanesi. Ultimo di cinque figli, gli altri sono: Luigi, Augusto, Antonio e Giuseppe. Ernesto è vissuto in paese con la nonna Anastasia Leo ("za" Nostrasia) e con gli zii Antonia e Felice Reatini (personaggio di rilievo nella vita sociale e politica) fino all'età di 10 anni circa, frequentando l'asilo con suor Ermida e la scuola elementare fino alla quarta con l'indimendicato Maestro Angelino. Tornato a Roma dove vivevano i suoi genitori ha terminato la scuola elementare e la scuola media. Dopo un tentativo al liceo, ha iniziato l’attività lavorativa come cartellonista pubblicitario, per sei anni. Per circa due anni, dopo il lavoro, coltivando una grande passione per il disegno, ha frequentato  un corso serale in una scuola di Belle Arti gestita dal Comune di Roma. 

Intanto, fino al 1972 ha continuato a frequentare Villa durante le sue vacanze scolastiche e lavorative. Nel frattempo si è sposato e trasferito a Firenze, dove ha  avuto due splendide figlie: Chloè ed Alexia.

Ernesto, prima a Roma poi a Firenze, entrambe culle dell’Arte, ha trovato così l’habitat naturale dove studiare ed esprimere le sue potenzialità artistiche.

Proprio nel capoluogo toscano, infatti, ha iniziato la sua carriera di restauratore di materiali lapidei, quali monumenti, sculture, manufatti di marmo, terracotta gesso, stucchi e quantaltro, presso l'Opificio Delle Pietre Dure di Firenze per il Ministero dei beni Culturali e Ambientali.

Il curriculum vitae di Ernesto Tucciarelli è semplicemente sontuoso! Ricordiamo solo alcuni passi, come il restauro al Museo Nazionale del Bargello della Madonna con bambino, opera di Giovanni della Robbia. Alla Loggia dei Lanzi, ha lavorato al Ratto delle Sabine del Giambologna. Al Piazzale degli Uffizi, per una scultura in marmo di Cosimo I tra due figure giacenti, del Giambologna. Al Museo del Duomo di Prato, ha lavorato sul pulpito in marmo del Donatello. A Palazzo Pitti ha lavorato in varie serie di sculture in marmo. Restauri fatti anche su opere del Donatello e su altri autori del rinascimento fiorentino.

Ernesto Tucciarelli ha anche insegnato nella scuola di restauro fiorentina dal 1979 al 1992, dove si occupava di pratica nel laboratorio.

La fama di restauratore di successo è stata rinsaldata dalle richieste di lavoro all’estero. Ernesto è stato in due occasioni a S. Domingo, dove ha lavorato al restauro della Cattedrale di S. Domingo, per complessivi otto mesi. Sempre qui ha lavorato in un'altra chiesa. Altro lavoro importante, in Giappone dove ha collocato un mosaico di 4 metri x 4, a Kanasawa. Nel mese di aprile 2010 è stato a Città di Panama per un restauro all'interno del Teatro Nazionale.

Ernesto svolge la sua attività con serietà e spirito di servizio verso la comunità. L’apprezzamento per un opera ben fatta è migliore di qualsiasi ricompensa poiché appagante nello spirito. La fatica mentale e lo sforzo fisico, seppur di avvertono, si annullano nell’interiorità emotiva, come ci spiega: <<Le sensazioni mentre lavoro sono di grande soddisfazione, perchè il restauro è un lavoro bellissimo e io che ho avuto la possibilità di lavorare per lo Stato, ho potuto "mettere" e "toccare" con le miei mani tantissime opere tra cui molti capolavori del Rinascimento. Comunque anche privatamente è sempre un piacere poter restaurare oggetti anche se meno noti>>.

L’animo umano si bea nella contemplazione estetica dell’Arte. La salvaguardia di un opera o monumento artistico sono sinonimo di civiltà e progresso. Il restauro artistico è Arte e i restauratori sono, di conseguenza, i paladini dei suoi nobili valori. E il nostro illustre santostefanese Ernesto Tucciarelli ne rappresenta un fulgido esempio!

Augusto Anticoli

 

up. 14.10.2010

www.villasantostefano.com

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