DON ALVARO PIETRANTONI

17 ottobre 1913                                    28 gennaio 1985

Papa Pio XII incontra Don Alvaro Pietrantoni

 

 

Don Alvaro

Don Alvaro Pietrantoni, nato a Giuliano di Roma, è entrato nel Seminario di Ferentino per gli studi ginnasiali e poi nel Seminario "Leoniano" di Anagni, dove sotto la saggia direzione dei Padri Gesuiti ha completato gli studi liceali filosofici e teologici.

Il 23/07/1939 è stato ordinato sacerdote dal Vescovo di Ferentino Monsignor Domenico Fontana. Ha iniziato il ministero ecclesiastico come vice-parroco nella Parrocchia San Giovanni Battista di Ceccano.

Dopo la morte dell'arciprete di Villa S. Stefano, Monsignor Amasio Bonomi, è stato inviato come parroco in questo paese per circa due anni.

E' stato poi destinato come vice-parroco ed infine come parroco a Giuliano di Roma.

Don Alvaro è stato un animatore instancabile ed illuminato di attività religiose, associazionismo cattolico, impegno culturale sociale e politico. Don Alvaro, è stato un benefattore: ha indirizzato nel mondo del lavoro, tanti giovani di Giuliano e dei paesi limitrofi. In possesso di un carisma straordinario, ha rappresentato una guida spirituale e civile per la gente.

Anche a Villa S. Stefano, nell’esercizio della sua missione sacerdotale, si è distinto e fatto apprezzare; ha saputo raccogliere la difficile eredità dell’amatissimo Don Amasio Bonomi, e seguirne il percorso. Quando, parroco a Giuliano, veniva a Villa a sostituire Don Luigi Falconi, i ragazzini e giovanissimi chierichetti lo salutavano con simpatia, lui si intratteneva volentieri con tutti, chiedendoci chi fossero i genitori e come andavamo a scuola. Consigliava di fare i bravi ragazzi: ubbidienti e rispettosi.

Una grande amicizia lo legava a Don Luigi Falconi, dal 1951 parroco di Villa S. Stefano, quando uno di loro era assente, si sostituivano a vicenda nelle rispettive parrocchie. Avevano contatti frequenti, si consultavano e consigliavano reciprocamente per qualsiasi questione, non c’era niente che Don Alvaro facesse che Don Luigi non sapesse e viceversa.

 

Così forte il vincolo d’amicizia con Don Luigi Falconi, che quest'ultimo chiese al poeta autodidatta del Macchione, (frazione di Villa Santo Stefano), Giuseppe Lauretti, di comporre una poesia su Don Alvaro.

Tratto dal testo "Rime Giovanili" di Giuseppe Lauretti.

A Don Luigi Falconi (1953)

O anima cortese pisterzana, parroco mio gentile,

Ella mi disse un giorno di cantare del nostro amato Don Alvaro;

ma io, signor, non l’ho potuto fare, sebben l’avessi caro;

ché da quel giorno ho avuti tanti guai, ch’Ella non puote immaginar giammai.

Perciò, m’abbia, signor, per iscusato, e non incolpi me, ma il duro fato.

Del resto, poi, ei ch’è d’onor sì degno, potrebbesi sdegnare

d’esser lodato da sì rozzo ingegno, ed io certe figur non le vo’ fare.


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