MARIO BONOMO

CON I TERREMOTATI ABRUZZESI

Mario è nato a Villa Santo Stefano il 16 luglio del 1958 da Armandina Planera e Romeo, è il quarto di sei fratelli. Per qualche anno è stato a Latina dove lavorava il padre per poi tornare e completare le scuole elementari e medie a Villa. Diplomato cuoco professionale all’Istituto Alberghiero di Fiuggi inizia a lavorare prima come cameriere e poi come cuoco stagionale in importanti località turistiche. A Villa nei primi anni ’80 apre insieme al fratello Roberto una pizzeria - ristorante dal nome "Nisida" ancora ricordata da molti per la sua ottima cucina. Dopo altre esperienze lavorative vince il concorso per cuoco nell’ospedale di Frosinone, qui partecipa ad un corso e si diploma come infermiere professionale, attività che svolge tuttora presso il distretto sanitario di Ceccano. Sposato con Antonella Pulciani ha due figlie Mariachiara e Gaia.

Dopo il terribile terremoto del 6 aprile che ha colpito L’Aquila e i paesi limitrofi ha voluto partecipare volontario ai soccorsi. La sua esperienza è stata breve, ma sempre intensa e molto sentita. Durante le pause di cuoco, preparava pasti per 160 persone, ha avuto occasione di visitare e scattare fotografie in alcuni luoghi colpiti dal sisma.

CON I TERREMOTATI ABRUZZESI

La disperazione per la perdita di ciò che avevano ottenuto in una vita di sacrifici, per molti la perdita di quel poco che avevano ma che gli consentiva di vivere ma peggio ancora, per molti lo sconforto di non poter più riabbracciare un caro, un vicino, un amico, un compagno di lavoro.

La mia esperienza breve ma intensa, si è svolta in una frazione d'Ocre, San Felice a pochi passi dalla martoriata Paganica e da L'Aquila.

Questo piccolo centro per fortuna non ha avuto perdite umane ma nei volti della popolazione, l'apparenza serena, nascondeva un'espressione di smarrimento, di chi non ha certezze nel futuro, il terrore di un'esperienza indescrivibile e la paura anche di solo raccontare il ricordo agghiacciante di quegli attimi, la rabbia di essere impotenti davanti a certi eventi violenti ed improvvisi ma comunque la voglia di reagire, darsi da fare e ricominciare. In molti di quei volti, ho visto persone che mi sembrava di conoscere da una vita, con molti ci si è sentiti subito in sintonia, volevo abbracciarli uno per uno e confortarli e spronarli a reagire ma il loro legame forte con la propria terra, i propri cari è il motivo grande che trasmette la forza di reagire e ricominciare.

Un'ultima considerazione della mia esperienza, lo voglio rivolgere a tutti coloro, volontari, forze dell'ordine e comunque a tutti coloro che in un modo o nell'altro hanno prestato la loro opera di soccorso prima e poi di sostegno alla popolazione abruzzese, grandi tutti, e soprattutto coloro che sono intervenuti nei primi momenti, quelli che da un lamento tra le macerie sono riusciti a salvare vite umane, grandi.

Volontari

In questa casa un'anziana fu salvata dai soccorritori senza essersi accorta del crollo.

Casa puntellata

Crollo di una antica abitazione

Crolli nelle vie

Terremotati

La tendopoli di San Felice D'Ocre

La Chiesa di Paganica dopo il sisma

Cucinieri Polpettone per 160 persone
Panoramica di Paganica Volontari

Un forte in bocca al lupo a tutti gli Abruzzesi da Mario Bonomo

 

 

La festa dei 50 anni della classe del 1958

 

25 settembre 2009 - Enzo Iorio

www.villasantostefano.com

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