IL CARNEVALE 2007

 

La forza dell’allegria e della fantasia dei carri allegorici di Villa Santo Stefano è riuscita a contenere persino il maltempo, ed a permettere lo svolgimento della tradizionale sfilata carnevalesca del Martedì Grasso, 20 febbraio 2007. Grande successo di pubblico, moltissimi i bimbi con coloratissimi costumi, accompagnati da orgogliosi genitori e nonni, una folla ancora più numerosa dello scorso anno.

Tutti in piazza per tributare un meritato ed unanime successo a tutti gli effervescenti protagonisti. Tutti veramente in gamba e capaci nella realizzazione dei loro capolavori carnevaleschi. Dagli ideatori ai maestri della cartapesta, ai coordinatori, ai figuranti dei carri ed alle decine di maschere, che hanno animato la giornata. Per questo motivo è stata accolta favorevolmente, la decisione dell’Amministrazione Comunale, che ha organizzato la manifestazione, di premiare ex aequo, tutti e cinque i carri interpreti dell’edizione 2007. Oltre ad erogare un piccolo rimborso spese. "Siamo fieri del nostro paese che è riuscito, attraverso gli anni, a conservare le sue feste e tradizioni come questa dei carri del Carnevale" ha sottolineato il sindaco Enrica Iorio, ringraziando tutti coloro che si sono impegnati per la riuscita della festa. Su cui hanno vegliato le Forze dell’Ordine, la Protezione Civile ed il personale comunale.

Per prima ha fatto irruzione la festosa e numerosissima tribù, circa 40 figuranti, degli Zulù, di un carro della Contrada de "I Macchioni". Con tanto di vulcano eruttante coriandoli e fuoristrada di inesperti esploratori bianchi che, nell’intermezzo delle coreografiche danze tribali, sono stati rapidamente, catturati dagli indigeni, e, come nelle migliori barzellette, infilati nel pentolone fumante per essere serviti come cena. A seguire, è arrivato l’altro carro dei Macchioni, che forse per scaramanzia, viste le previsioni atmosferiche, ha scelto come tematica l’Arca di Noè. "Il nostro gruppo è la prima volta che partecipa" ha illustrato Donato Massaroni "ma ci siamo divertiti un sacco. E siamo soddisfatti dell’apprezzamento che abbiamo riscosso". Molto belli i costumi degli animaletti dell’Arca indossati soprattutto da tantissimi bambini e ragazzi, (molti di questi costumi sono stati cuciti personalmente da mamme e nonne, ci ha spiegato Donato Massaroni nel suo simpaticissimo ruspante costume), guidati da Noè in persona. Altra new entry ed altra nave. O meglio, un veliero semovente dei Pirati dei Carabi. Quello della sprizzante ciurma composta da alcuni ragazzi del paese, che ha attraversato la piazza fendendo i marosi della folla plaudente. A dimostrazione che non è vero che i giovani e giovanissimi hanno perso inventiva e voglia di impegnarsi per divertirsi e divertire. Bravi ragazzi! Ritorno al presente o meglio a tematiche di stringente attualità con il gruppo della contrada "I Porcini". Un vero e proprio corteo nuziale gay, ben condito di ironia e lungi da ogni volgarità. Irresistibile il fotografo ufficiale pronto ad immortalare il fausto evento. D'altronde Carnevale è sempre stato, nel corso dei Secoli (risale addirittura agli antichi Romani), il momento del sovvertimento dell’Ordine normale della società. Quando i ricchi diventavano poveri e viceversa ed i padroni, per un giorno, dovevano obbedire alla servitù. "Problemi di tempo legati ad impegni personali e di lavoro" racconta Donato Di Girolamo, presidente del comitato "I Porcini" "sino all’ultimo hanno reso incerta la nostra partecipazione. Poi siamo riusciti ad escogitare lo stesso qualcosa". Debutto assoluto a Villa, il loro, visto che domenica, a causa del nubifragio, era saltata la partecipazione alla sfilata di Amaseno. Infine, è stata la volta dei "Cacciatori di Villa" scesi in campo a tutela nientemeno che di un Cappuccetto Rosso un po’ avanti con l’età. Attorniata da una ciabattata ed arzilla nonnina e dal Cacciatore d’ordinanza, che sembrava più impegnato a lanciare coriandoli agli spettatori che ad occuparsi del grosso lupone nero. Certo che tra i cacciatori veri che guidavano mascherati il carro e quello della fiaba, mancava il presidente della locale sezione Enalcaccia, Alessandro Lucarini. Ma dov’era finito? Boh! Chissà. Con un lupo come quello che saltellava per la piazza , la sua presenza sarebbe stata indispensabile! Complimenti, quindi, a tutti i carri. Li vogliamo rivedere tutti quanti anche il prossimo anno, in cui ci auguriamo il ritorno anche della Contrada di Santa Maria La Stella, assente per causa di forza maggiore. Vi aspettiamo! In conclusione, quando, ormai vicino al tramonto anche il sole ha fatto capolino, oltre al rinfresco con frappe, dolciumi e bevande, organizzato dal Comune, sono saltate fuori dai carri, salsicce, salumi ed altri generi di conforto per una simpatica mangiata finale.

Giancarlo Pavat per VillaNews

up. 26 febb. 2007

www.villasantostefano.com

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