Villa Violenta, cronache giudiziarie santostefanesi tra '800 ed inizio '900 - Rubrica a cura di Ernesto Petrilli
RAZZA VENTRIGLIO

DOMENICO PETRILLI, GIOVANNI IORIO, BONAVENTURA IORIO

(21 ottobre 1841)

Governo Pontificio

Delegazione Apostolica di Frosinone

Tribunale Collegiale di 2° Turno

temporaneamente eretto

in Nome di Sua Santità Papa Gregorio XVI

felicemente regnante

Oggi 24 maggio 1843

Si è radunato nella sala di udienza il Tribunale composto dagli Ill.mi Signori Avvocato Arcangelo Carancini, Presidente, Giovan Battista Narducci, Giudice, Vincenzo Orlandi, Giudice. Coll’intervento delli Signori Leopoldo Marra, Procuratore Fiscale aggiunto, Alessandro Kambo, difensore pubblico, e coll’assistenza di me, infrascritto Sostituto Cancelliere

Per proporre e giudicare la causa di

Ferite e altre offese

Contro

Domenico Petrilli, falegname, del fu Giuseppe, di anni 22 di S. Stefano, carcerato;

Antonio Paggiossi del fu Pellegrino, di anni 33, di S. Stefano, contumace;

Giovanni Iorio del fu Mario, di anni 21, sartore (sarto), di S. Stefano, carcerato;

Bonaventura Iorio di Benedetto, di anni 21, di S. Stefano, contadino, carcerato;

SENTENZA

Mentre la sera del 21 ottobre 1841 Domenico Petrilli, Antonio Paggiossi, Giovanni Iorio, Bonaventura Iorio ed altri naturali (abitanti) del Comune di S. Stefano si trattenevano a bere nella casa della spacciatrice di vino, Anna Mecali, posta entro quel Comune nella contrada La Rocca, si udì circa alle ore 4 della notte cantare Angelo Paggiossi nella stessa contrada e, precisamente, sotto l’abitazione del mugnaio Luigi Venditti con la figlia nubile con la quale, di nome Domenica, pretendeva egli (Angelo) di amoreggiare.

Uscirono tosto dalla casa Mecali gli individui sunnominati e Domenico Petrilli con Giovanni Iorio che pretendevano essere in amore con la indicata giovane e si espressero, a detta di un testimone, di volersi portare a percuotere Angelo Paggiossi. Si unì a loro Antonio Paggiossi mentre Bonaventura Iorio rimase indietro con gli altri della comitiva. I tre, raggiunto Angelo che cantava, gli imposero di cessare i canti, ma quegli proruppe in qualche bestemmia e minaccia e allora essi fattiglisi alla vita lo percossero. La zia di lui, che abitava in quelle vicinanze, intese la voce del nipote e sgridò i suoi aggressori che si sgomentarono (spaventarono) e allora il Paggiossi potè fuggire dirigendosi verso la pubblica piazza del paese. Qua fu raggiunto dai medesimi e venendo nuovamente percosso, mandò delle grida alle quali uscì in fretta dalla propria abitazione lì vicina, con il lume acceso in mano, il segretario dell’Uditor legale, rimproverando quelli che maltrattavano il Paggiossi e così vide fuggire due persone per due strade diverse, persone che dai connotati suppose per Domenico Petrilli ed Antonio Paggiossi. Poi rinvenne, caduto in terra e grondante sangue dalla testa, Angelo Paggiossi e lo credettero estinto (morto). Venne pure sul luogo il di lui genitore e riportatolo in casa chiamò il chirurgo che lo medicò trovandolo affetto da una ferita situata nella parte capillata della regione frontale e di una lussazione con semifrattura nell’articolazione del braccio sinistro prodotte entrambe da strumento contundente e lacerante e giudicate l’una con pericolo di vita e l’altra di storpio, pericoli che svanirono interamente dopo la cura di giorni ventidue

CONSIDERANDO che non conoscendosi distintamente gli autori delle su esposte lesioni l’odierna legislazione non autorizza che nel solo omicidio in rissa, quando non se ne conosca l’autore, infliggere pena uguale a tutti quelli che presero parte.

RITENUTO che a carico dei ricordati Petrilli ed Antonio Paggiossi concorrono maggiori indizi per ritenerli più degli altri coinquisiti gravemente sospetti del dellito di cui trattasi

Invocato il nome Santissimo di Cristo

Si ordina che Giovanni Iorio e Bonaventura Iorio vengano dimessi provvisoriamente dal carcere e che

Domenico Petrilli si intrattenga in carcere per altri quattro mesi allo scopo di coltivare (condurre) ulteriori indagini, rimanendo fermi gli ordini e le mire fiscali contro il contumace Antonio Paggiossi durante il termine anzidetto.

Piazza del Mercato con l'Arco di via della Rocca

 

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7.2.13

www.villasantostefano.com

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