Villa Violenta, cronache giudiziarie santostefanesi tra '800 ed inizio '900 - Rubrica a cura di Ernesto Petrilli
 

PALOMBO PIETRO – PALOMBO ANTONIO

4 ottobre 1889

IN NOME DI SUA MAESTA’

UMBERTO I

PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTA’ DELLA NAZIONE

RE D’ITALIA

Il Pretore del Mandamento di Ceccano, ha proferito la seguente sentenza nella causa penale promossa dal P. M.

CONTRO

  1. Palombo Pietro di Antonio, di anni 12;
  2. Palombo Antonio di Carlo, di anni 28, contadini di Villa S. Stefano

IMPUTATI

Dell’uccisione di un maiale del costo di lire 19 in pregiudizio di Venditti Gaspare

In esito all’odierno dibattimento, sentito il P.M. nelle sue conclusioni orali e gli imputati con il loro difensore che ultimi ebbero la parola nelle proprie discolpe:

RITENUTO che dalle deposizioni dei testimoni sentiti nel dibattimento sebbene si stabilisca che il maiale appartenente a Venditti Gaspare si trovasse morto in una parte del terreno dove stava pascolando con altri maiali, nondimeno non si è comprovato che l’imputato Palombo Pietro infierisse a quel maialetto alcuna offesa o agisse in altro modo da renderlo responsabile del fatto

PER TALI MOTIVI

Dichiara non provata la reità di Palombo Pietro e visto l’articolo 344 C.P.P. lo assolve dall’imputazione

 

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