Villa Violenta, cronache giudiziarie santostefanesi tra '800 ed inizio '900 - Rubrica a cura di Ernesto Petrilli
 

PALOMBO GIOVANNI

(28 gennaio 1888)

IN NOME DI SUA MAESTA’

UMBERTO I

PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTA’ DELLA NAZIONE

RE D’ITALIA

Il Pretore del Mandamento di Ceccano ha proferito la seguente sentenza nella causa penale del P. M.

CONTRO

Palombo Giovanni di Carlo, di anni 31, contadino abitante a Villa S. Stefano

IMPUTATO

Di avere, alli 28 gennaio 1888 voluto esercitare arbitrariamente un suo preteso diritto, mediante violenza, tentando di scacciare di casa Tambucci Chiara, vedova Cristini.

In esito all’odierno dibattimento

SENTITI il P.M. nelle sue conclusioni orali, il difensore dell’imputato nei mezzi di difesa, nonché l’imputato stesso che per ultimo ebbe la parola, nelle proprie discolpe;

RITENUTO che il reato addebitato al Palombo sarebbe rimasto provato dal deposto dei testimoni e dalla confessione stessa dell’imputato;

RITENUTO che la querelante avrebbe riconosciuto che il Palombo nel momento in cui avrebbe cercato di cacciarla di casa, era ubriaco;

RITENUTI i buoni precedenti dell’imputato

PER QUESTI MOTIVI

Visto l’art. 286 par.9 C.P. dichiara Palombo Giovanni colpevole del reato ascrittogli e lo condanna alla pena dell’ammenda di lire 2 e alle spese del procedimento.

 

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