L’ EDITORIALE DEL VIAGGIO A POMPEI … 4 SETTEMBRE 2005

Domenica 4 settembre 2005, alle 6,30 del mattino l’Associazione "Gente di Villa" è partita per il viaggio culturale a Pompei ed al suo assassino…..il Vesuvio.

Siccome per i componenti del gruppo la vacanza …comincia in autostrada…, d’obbligo la sosta in autogrill per una ricca colazione. All’arrivo a Pompei i 55 "pellegrini" si sono momentaneamente separati, i più devoti si sono recati nella Basilica dove hanno assistito alla Santa Messa, gli altri hanno sostato nella piazza a godersi i primi panini ed un piacevole sole, seduti sui bordi della fontana. Alle ore 11, dopo aver degustato caffè, sfogliatelle e babà, tutti pronti a Porta Nocera da dove è iniziato il tuffo nel passato….a cura della sapiente guida "Ernesto" che è riuscito magicamente a far rivivere in pieno l’atmosfera di 2000 anni fa prima che……. nell’agosto del 79 d.c., la ricca cittadina, fiorente per il commercio della lana e del "garum" (una particolare salsa "orribile" ottenuta facendo imprutidire al sole interiora di pesce, molto gradita ai romani, con la quale condivano quasi tutti i cibi), venisse sepolta nella notte da cenere, lapilli e pietra pomice, in seguito alla eruzione del Vesuvio (in realtà dell’adiacente Vulcano Somma) dove persero la vita soffocati nel sonno o mentre fuggivano, circa 3000 abitanti. Grande stupore di bambini e adulti di fronte ai 13 calchi in gesso custoditi all’angolo di una vigna ripiantata con vitigni dell’epoca da una nota azienda vinicola , proprio nel sito dove si trovava. L’archeologo Giuseppe Fiorelli infatti, fece colare del gesso nelle cavità formatesi dopo la dissoluzione delle sostanze organiche appartenenti ai corpi realizzando così una fedele copia delle persone nei vari atteggiamenti in cui si trovavano al momento della morte, per lo più con le braccia alzate in segno di riparo dai gas e dalle polveri che li soffocavano. Quindi è stata ammirata "la palestra grande" nella quale i giovani pompeiani si allenavano nelle varie discipline: lotta, lancio del disco e del giavellotto… per prepararsi fisicamente alla vita militare. Ancora visibili, nelle colonne i fori dove appendevano le tuniche e le basi dei platani che circondavano il piazzale al centro del quale si trovava la piscina che al momento dell’eruzione non era più funzionante perché lesionata dal disastroso terremoto del 62 d.c.. La visita è proseguita verso l’"Anfiteatro" dove al centro dell’Arena la nostra guida ha fatto rivivere i combattimenti fra gladiatori, le "venationes" (lotta fra uomini e animali) e soprattutto la cruenta rissa che si scatenò sugli spalti tra tifosi nocerini e pompeiani che portò alla squalifica dell’anfiteatro da parte dell’Imperatore Nerone che ne vietò l’uso per 10 anni!

E quindi "Gente di Villa" in "Via dell’Abbondanza", il decumano dell’antica città, ricca di botteghe, thermopolia (antenati dei nostri snack-bar), le couponae (osterie), le folloniche (per la lavorazione della lana), le lavanderie e le "Domus" dei cittadini più importanti come quella di "PAQUIO PROCULO" la cui immagine*, insieme a quella della moglie è giunta fino a noi ed ora si trova insieme a molte altre opere, nel Museo archeologico di Napoli (una delle nostre prossime mete!).

Paquio Proculo e sua moglie

Molto ammirati: il pavimento mosaicato della casa di Paquio e l’affresco della Venere in conchiglia situato nella omonima Domus, all’inerno della quale è avvenuto un "simpatico e caloroso incontro" con una giovane coppia proveniente dalla Turchia alla quale è stato fatto dono del "cappellino" di Gente di Villa e che ha promesso di visitare la nostra rubrica nel sito che "amorevolmente" ci ospita, ai quali inviamo i nostri più cari saluti e gli chiediamo di tradurre in inglese questa cronaca inserendo alcune foto.

Grande delusione per la mancata visita al "Lupanare di Victor e Africanus", luogo di "delizie" abbellito da affreschi "molto esplicativi"!. Dopo le "Terme Stabiane", dove i pompeiani trascorrevano i pomeriggi tra bagni di acqua calda, tiepida e fredda, si è giunti al "Foro" che già nell’antichità era "isola pedonale", centro della vita della città, sul quale si affacciavano gli edifici principali: il Tempio di Giove, quello di Apollo, la Basilica (Tribunale), il Macellum (mercato) e l’Edificio di Eumachia, Sacerdotessa della Congregazione dei Folloni (lavoratori della lana). Un’ora di sosta tra le rovine per il pranzo e quindi partenza per la visita al "cratere del Vesuvio". Arrivato fino a quota 1000 metri in pullmann, il gruppo ha proseguito a piedi per circa mezz’ora lungo il sentiero"abbastanza faticoso", ma la vista del panorama lasciava senza fiato ed ancor più quella del cratere saggiamente presentato da una guida alpina che ha spiegato in che modo avvengono i movimenti tellurici e le eruzioni, concludendo che dopo l’ultima eruzione del 1944 avvenuta a cratere aperto di tipo effusivo, il cratere è stato ostruito dal tappo di lava e quindi la prossima eruzione, che prima o poi si verificherà, sarà di tipo esplosivo proprio come quella che, 2000 anni fa cancellò le città di Pompei, Ercolano e Stabia. Il vulcano è monitorato 24 ore su 24, non appena si verificherà l’aumento della temperatura che è segno della vicina eruzione, c’è pronto un eccellente piano di evacuazione per oltre un milione di persone. La nostra guida ci ha rivelato di avere sempre pieno di benzina un motoscafo per fuggire verso Capri!!!!

Lungo il viaggio di ritorno, riposino, commenti e sondaggio per il prossimo viaggio in Toscana di fine ottobre che ha già registrato numerose adesioni. Grazie a tutti per la partecipazione e per la collaborazione, soprattutto ai più giovani che hanno mostrato interesse e curiosità e con la speranza che di aver "seminato" nei loro animi il "germe" dell’amore per l’arte. Un grazie particolare agli amici di Giuliano di Roma: Alessandra e Carlo che condiviso con noi questa piacevole giornata!

Alla prossima Amici!!

Il Presidente e tutti i Collaboratori

ASSOCIAZIONE "GENTE DI VILLA"


www.villasantostefano.com

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