LA CENA SOCIALE DEI CACCIATORI

 

Parlare oggi di caccia non è sempre facile. Neanche si trattasse di un reportage su qualche pericolosa organizzazione criminale. Questo perché, tutto quello che ha a che fare con l’attività venatoria, viene ritenuto"politicamente scorretto". Cacciato dal salotto buono di certi intellettuali ed ambientalisti alla moda, che strepitano contro i cacciatori onesti e poi, magari, l’ambiente lo inquinano di più loro con le proprie costose automobili. Oppure costruendo ville su spiagge incontaminate o, peggio ancora, obbrobriose centrali eoliche sventrando montagne, con la scusa che non emettono gas di scarico. Ma la caccia non è soltanto uccisione di animali (quasi tutti di allevamento e liberati per il ripopolamento dagli stessi cacciatori) ma anche altro. Soprattutto se riesce, aldilà degli elementi ludici o sportivi, a conservare o riscoprire l’antico aspetto conviviale e di aggregazione sociale dell’attività sacra a Diana o Artemide, la dea greca figlia di Zeus e sorella di Apollo. Dopotutto, autentici capolavori della letteratura e della cultura universale, non sono forse nati dai racconti orali di bardi ed aedi, narrati attorno ad un grande focolare acceso, nella dimora di qualche capo cacciatore al ritorno di fruttuose battute di caccia? Fatte le debite proporzioni, è quanto stanno facendo, ormai da tempo, i membri della sezione Enalcaccia "G. Leo" di Villa S. Stefano.

La polenta

I quali, guidati dal dinamico presidente Alessando Lucarini e da tutti i componenti del Direttivo; il vicepresidente Ferdinando Trapani, il segretario Francesco Iorio, il cassiere Franco Cipolla ed il revisore Piero Iorio, non perdono occasione per organizzare manifestazioni proprio all’insegna "dello stare insieme, in allegria davanti a qualche buon piatto genuino" come ha voluto sottolineare lo stesso presidente Lucarini. Non ultima, l’annuale e tradizionale cena sociale che chiude la stagione venatoria, svoltasi sabato 24 febbraio 2007, sotto i grandi gazebo in piazza Umberto I a Villa S. Stefano. "Siamo pienamente soddisfatti per la riuscita della cena, che ha visto tra i presenti anche numerosi santostefanesi non cacciatori", quasi a conferma quanto espresso in apertura. Sono intervenuti anche il Segretario Provinciale dell’Enalcaccia, Alberto Vona, il sindaco Enrica Iorio, numerosi rappresentanti del Consiglio Comunale, sia di maggioranza che di opposizione, il parroco Don Pawel e l’assessore alla XXI Comunità Montana Maurizio Iorio.

sabato 24 febbraio 2007

"Tutti soddisfatti dal menù proposto e cucinato da noi stessi cacciatori" prosegue Lucarini "Abbiamo servito polenta con cacciagione, fettuccine al sugo e salsicce con broccoletti". Oltre ad una splendida e squisita torta guarnita con lo stemma dell’Enalcaccia. Immancabili i brindisi con spumante e vino locale. A conclusione, una lotteria con in palio ambitissimi premi. Ovvero due prelibati prosciutti che sono stati vinti da Giuseppe Olivieri e da Angelo Fois.

Giancarlo Pavat per VillaNews

up. 2 marzo 2007

www.villasantostefano.com

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