L'infortunio è avvenuto alla "Tecnoferri" di Supino. Massimo De Filippi aveva 20 anni

MUORE NELLO STABILIMENTO

L'operaio di Villa Santo Stefano è stato schiacciato da un pesante sacco

SUPINO – E’ circa mezzogiorno. Alla Tecnoferri del gruppo Cianfrocca il lavoro si sta svolgendo come ogni giorno. Nello stabilimento situato lungo una traversa della Morolense ci sono dei sacchi di bicarbonato di sodio da spostare. Sacchi in teli enormi e molto pesanti disposti uno sull’altro. All’interno del capannone industriale c’è qualche operaio. Un tonfo improvviso interrompe l’attività e immediatamente i presenti capiscono che è successo qualcosa di grave. Uno dei numerosi sacchi è caduto addosso ad uno degli operai più giovani. Inutili i tentativi di tirarlo fuori, il contenitore è troppo pesante; sul suo corpo si sono riversati da una altezza di qualche metro circa 10 quintali di bicarbonato di sodio, sostanza utilizzata per produrre detersivi. Per il giovane operaio non c’è stato nulla da fare. È spirato sotto il peso del sacco che gli ha schiacciato la testa. I soccorsi sono stati chiamati immediatamente. Sul posto è giunta un’ambulanza del 118 con gli operatori sanitari di Ferentino. Non hanno potuto far altro che constatare il decesso per trauma da schiacciamento con sfondamento cranico. A perdere la vita è stato uno degli operai più giovani, Massimo De Filippi, 21 anni nel giugno prossimo, abitante a Villa Santo Stefano. Il ragazzo lavorava per la ditta da circa due anni. Anche il padre è dipendente dello stesso gruppo imprenditoriale ma ultimamente ha avuto problemi di salute. In poco tempo i carabinieri hanno raggiunto l’azienda, uno dei siti industriali del gruppo Cianfrocca. Sono arrivati i militari della stazione di Supino assieme al maresciallo Adolfo Celetta e al capitano della compagnia di Frosinone Giuseppe Carubia. Sono state aperte ufficialmente le indagini sull’accaduto. È importate capire le cause che l’hanno provocato. Un sopralluogo è stato svolto anche dai funzionari del Servizio di prevenzione e sicurezza della Asl. Al termine dell’ispezione e dopo aver ascoltato le testimonianze, il cantiere è stato posto sotto sequestro. Il corpo senza vita del ragazzo è stato trasportato dall’agenzia funebre Panici di Supino all’obitorio in attesa del nulla osta del magistrato per la sepoltura e lo svolgimento dei funerali. L’ispezione cadaverica è stata effettuata ieri pomeriggio. Il fatto ha gettato nello sconcerto, oltre ai familiari anche i colleghi di Massimo De Filippi. I suoi datori di lavoro hanno espresso il più sentito cordoglio nei confronti della famiglia. Ma restano aperti molti interrogativi sulla dinamica dell’infortunio. Innanzitutto, per quale motivo quel sacco così pesante è potuto cadere; se il giovane in quel momento era solo nei pressi delle cataste di bicarbonato di sodio oppure c’era qualche altro collega e cosa stava facendo; se nello stabilimento erano state adottate e rispettate tutte le misure di sicurezza. Secondo una prima ipotesi sembra che in quel momento si stessero spostando i sacchi con un muletto meccanico. Le indagini sono volte ad accertare questi aspetti e ad individuare le responsabilità della tragedia

Da "Ciociaria Oggi", martedì 3 maggio 2005

Il luogo dela tragedia

UN RAGAZZO RESPONSABILE

VILLA SANTO STEFANO - La notizia della morte di Massimo De Filippi ha sconvolto e rattristato il paese. Il giovane, pur avendo una personalità riservata, era conosciuto da molti e chi lo frequentava apprezzava la sua affabilità e volontà. Il ventenne ha sempre messo a completa disposizione della famiglia il suo aiuto. Così è stato fin da quando aveva terminato gli studi di scuola media e insieme allo zio paterno s’impegnava come manovale. Dopo questa esperienza ha deciso di svolgere un lavoro che gli permettesse di entrare maggiormente in contatto con la gente, il cameriere. Circa tre anni fa il padre Guido, dipendente della stessa ditta, soffrendo di disturbi di schiena e avendo subito seri interventi, ha avuto bisogno di riposo. Anche il quel momento il ragazzo è stato vicino alla famiglia. Massimo avrebbe dovuto compiere il suo ventunesimo anno il mese venturo ma purtroppo il suo destino è stato ingrato. Il ragazzo era rispettato per la sua bontà d’animo che lo ha sempre contraddistinto: "La sua scomparsa tocca il nostro cuore, era un bravo ragazzo con il quale giocavamo a pallone nel piazzale delle scuole, divertendoci molto" ha affermato un amico. Parenti e conoscenti si sono stretti alla famiglia De Filippi per dare conforto, dimostrando profondo cordoglio al padre Guido, alla madre Anna, di origini campane e alla sorella maggiore Valentina, che aveva solo un paio di anni di più del fratello e al quale era molto legato.


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