COMMEMORATA LA GIORNATA DELL'UNITA' NAZIONALE A VILLA

Deposizione di una corona di fiori al Monumento

La corona per il 4 novembre

Il discorso del sindaco Maurizio Iorio

Il discorso del pluridecorato Alfonso Felici

Il discorso del maestro e reduce di guerra Ilio Petrilli

Il sindaco appunta la medaglia a Guido Iorio

La brava e bella presentatrice Alessandra Leo

Il reduce Angelo Maira Lucarini insieme al cav. Franca Colonia Petrilli

Il brindisi del reduce Giovanni Lucarini

al ristorante

Il pranzo offerto dal Comune di Villa Santo Stefano ai suoi soldati

Domenica 9 novembre 2003, si è svolta la celebrazione del 4 novembre: giornata dell’Unità d’Italia. L’Amministrazione Comunale ha allestito una festa con diverse novità, tra le quali spicca la consegna di una medaglia a tutti i reduci di guerra residenti a Villa Santo Stefano.

Alle ore 9.30, ritrovo nella sala consiliare, dove è stato organizzato un rinfresco con tanto di panini, pizza e bibite. Subito dopo, si è composto un corteo che, accompagnato dalle note della banda musicale di Amaseno, si è diretto alla volta del Monumento ai Caduti, dove è stata deposta una corona floreale in loro onore e perenne memoria.

In una splendida giornata di sole, la cerimonia è stata annunciata da effetti scenici spettacolari: salve di bombe ed accensione di fumogeni tricolori, con il lancio nel cielo azzurro di due piccole bandiere, una italiana e l’altra della Comunità Europea, paracadute magistralmente nei pressi del Monumento.

Il maestro Ilio Petrilli ha pronunciato, un commovente discorso di commemorazione dei tanti concittadini caduti in guerra. E’ stata la volta del maggior pluridecorato d’Italia, Alfonso Felici, che ha ricordato con toccante orgoglio e commozione del suo recente viaggio in Russia e delle vicende belliche vissute. Il sindaco Maurizio Iorio, nel suo intervento, si è rifatto ai valori della Costituzione, cardini di democrazia e libertà. Ha ripetuto ai presenti che la pace, realizzata grazie al sacrificio di connazionali caduti e dei reduci che hanno combattuto sui vari fronti di guerra, dev’essere salvaguardata e difesa continuamente.

Al termine dei discorsi ufficiali, è stata consegnata a tutti i reduci la medaglia ricordo. Chiamati uno per volta, con nome, cognome ed anno di nascita, è stato ricordato anche il fronte di guerra in cui ciascuno è stato impegnato. L’atmosfera è stata pervasa da grande commozione, molti occhi lucidi all’esecuzione del "Silenzio" e dell’Inno di Mameli. Dopo la cerimonia, la banda musicale ha allietato il pubblico con inni e musica militaresca. La Santa Messa, dedicata ai reduci, è stata celebrata alle ore 11.30.

La giornata di festa, con reduci, amici e familari è terminata con il pranzo in un ristorante di Amaseno.

E’ stata una commemorazione all’insegna di una palpabile commozione. Il ricordo dei caduti e dei reduci deve essere celebrato, tenuto vivo, rispettato. Il loro alto e nobile sacrificio ha consentito alle nostre generazioni di vivere in pace; perenne gratitudine per non averci fatto conoscere e vivere le brutture e gli orrori della guerra. Oggigiorno, per sconfiggere il terrorismo e il fanatismo pseudoreligioso, occorrono le armi della coscienza; recidere le radici del male con la forza delle idee, praticando la cultura della pace. L’insegnamento ed il monito che ci lasciano in eredità i reduci combattenti ed i nostri eroici Caduti di tutte le guerre: eliminare gli argomenti che alimentano l’odio, togliendo, in questo modo, il pretesto ai "cattivi maestri" fomentatori del terrorismo nel mondo.

 

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