FRASI TIPICHE

 

M' fèi i g’lùs’!:  mi fai il solletico! [dizione]

Auìua Saròccu'!: evviva San Rocco! [dizione]

Ando uà trènta uà trentùn': "Hai fatto 30, fai 31! Diamine!" (lett. Dove va il 30, va il

                                               31) (nel senso che hai fatto già tanto, fai un piccolo

                                               sforzo in più e si completa il tutto!) [dizione]

M’ stèi a fa ghli ghli:  mi stai facendo il solletico [dizione]

Iànna aioccu’!:  vieni qua! [dizione]

C’llai ditt’:  glie l’ho detto [dizione]

Faciam' un’ p’ tù:  facciamo uno per ciascuno [dizione]

Abb'tton't' ss' pi'tt' cadd'màn a Sant' Si'ss': copriti con una maglia accollata che

                                                                         domani è S.Sossio (modo di dire

                                                                         antico) [dizione]

Stattatti’nt’ ca chèd’!:  stai attento che cadi! [dizione]

N’nsarèi’ allallérta!:  non si regge in piedi [dizione]

Saraiàt’ bèn’ bèn’:  s’è arrabbiato molto [dizione]

Appona i l’u’t’:  riporre il lievito per un’altra impastatura [dizione]

N'nc' sta a ddà uattàma!: non stare a dargli fastidio! [dizione]

Uè daranc’qu’:  sa di rancido (rif. ad alimento) [dizione]

A stràt’ le cazzétt’:  preso da attacco epilettico (in senso fig.) oppure morto [dizione]

Ohi matr’, figli’ mi’!:  Oddio, ragazzo mio! (espressione di preoccupazione)

                                   (nel senso di “…che potresti essere mio figlio!”) [dizione]

Lassa ì!:  lascia stare! [dizione]

A gli’ ti’!:  è il tuo! [dizione]

Stèi rush abbambàt:  sei di un colorito rosso fuoco [dizione]

Stèi rush app’cciàt:  sei di un colorito rosso acceso [dizione]

Sém' scìt' uèrs' gliùm' iùstr': siamo usciti all'alba (modo di dire antico) [dizione]

Stòngu’ accìs’:  (lett. "Sto ucciso") sono stanchissimo [dizione]

Acciongh’t na cica, paccrìlla!:  fermati un istante, per dinci! [dizione]

S’anfr'ciàt': è caduto, è caduto a faccia avanti [dizione]

C' sém' r'cundùtt' agli' ui'spr': siamo ritornati verso le cinque di sera (Vespro) [dizione]

Tira p' iàtt' saluàt'k': tira, mena come se fossi un gatto selvatico (nel senso di non

                                   preoccuparti del danno che eventualmente arrecherai!) [dizione]

S’ c’mb’c’ zuzz’:  dicesi, in tono bonario, ad un bambino colpevole di

                              qualche marachella [dizione]

Tòcca tò, b'n' figli mi'!: su, su, buon figlio mio! [dizione]

 

A s'nàt' i r'llar'i' (r'llar'r'),

porta a pizza a patt' ca c' ngènn' npi'tt': è suonato mezzogiorno, porta la (pizza)

                                                                  merenda a tuo padre che sente un languore

                                                                  allo stomaco (modo di dire antico) [dizione]

Uò mbarà i Créd' agli' Apòst'l' !: (lett."Vuole insegnare il Credo agli Apostoli") nel

                                                       senso che vorrebbe insegnare le cose a chi le sa

                                                       meglio di lui [dizione]

Sta a cèrna: sta piovendo pianissimo [dizione]

Sta a pi'u'l'cà: sta piovigginando [dizione]

A pi'ut' c'l'ia: ha piovuto cenere [dizione]

N'nc' mbrèma: non ci interessa [dizione]

Ma uàtta ffà fr'gà, uà!: ma va va! che cavolo! (senso bonario di rimprovero) [dizione]

Ma uàtta a ffà dà nsaccòccia!: ma va va! che cavolo! (senso bonario di

                                                     rimprovero) [dizione]

Chigli' cià it' a ddà nsaccòccia: quello gli è andato a rompere le scatole,

                                                       lo è andato a disturbare! [dizione]

Nzòccùm'nzòqquànd': (lett. "Non so né come e né quando"); significato: "non si sa

                                      né come, né perché"; viene utilizzato, solitamente, quando si

                                      racconta un'azione fatta da qualche persona nel senso di

                                      "...e quindi.... praticamente...." [dizione]

Nc' dà u'r'nzia: non dargli retta, non dargli importanza [dizione]

Nzà prépia!: Eh, come no! Eh, vorrei proprio vedere! (in senso di presa in giro,

                      ironico) [dizione]

Dacci' na cica d' ntr'tt'n'mìnt': dagli un po' di compagnia (intrattenimento) [dizione]

M's' nnà br'u'gna!: provo vergogna! mi vergogno! [dizione]

Cu'pr't' i cuglìcui’ cà fà frìdd'!: copriti l'ombelico che fa freddo!

Arécam' s' m'nìgli': portami quel cestino (canestro) [dizione]

Cu'pr't' i cugli'cui' ca fà frìdd'!: copriti l'ombelico che fa freddo! [dizione]

 

DETTI POPOLARI

 

Quand' i pescator' pòrta i pésc', s' ncontra G'sù Crist' n' gli' conosc'!: Quando il

             pescatore porta il pesce, (anche) se incontra Gesù Cristo non lo riconosce

             (fa finta di non riconoscerlo)!

 

 

FRASI CELEBRI

 

Assòpp’ca s’ m’nìgli’ ass’ stron’:  rovescia il contenuto di codesto canestro dentro

                                                         all’altro canestro più capiente! [dizione]

Gli u’ gli ‘u’ u’i' o gn' u’?:  lo vuoi l'uovo oggi o non lo vuoi? [dizione]

Ngàra s' ui'sti': porta al pascolo questi animali! [dizione]

S' sta a ff'nnà i mùnn': sta venendo giù un temporale spaventoso [dizione]

Mannàm'c' da béua!: scommettiamoci da bere! [dizione]

M' sìmbr' n' r'ncru'ccu': (rif. a persona) mi sembri un coso tutto rincricchito! (ossuto,

                                       con le ossa che sembrano ammucchiate, un po' sporgenti,

                                       e rannicchiate, tipiche delle persone vecchie (In poche

                                       parole una figura sgradevole) [dizione]

Chigli' tè n'cchi' fèzz': quello c'ha un occhio storto (strabico) [dizione]